Lo scorzone è un tartufo fresco molto interessante dal punto di vista enogastronomico. Oggi, dopo aver dato un’occhiata ai siti di settore come www.inobilidiacqualagna.com, vediamo come usarlo in cucina e quali sono le caratteristiche di questo tartufo.

Scorzone: caratteristiche

Lo scorzone è un tartufo nero che si raccoglie in estate. Il suo nome scientifico è tuber estivum. Si raccoglie dai primi di giugno fino a fine agosto. All’interno, non è nero, ma ocra. Il suo sapore per chi non lo conosce è molto simile al fungo porcino. si tratta di un tartufo coltivabile, che si può trovare dagli 0 ai 1000 metri di altezza.

Inizialmente, si riteneva che fosse un tartufo di bassa qualità. Invece, nel tempo, si sono apprezzate caratteristiche come la delicatezza, la freschezza e la buona consistenza. L’unica parte non utilizzabile è quella esterna, per via delle fessurazioni.

La forma lo rende abbastanza irregolare ed esteticamente non perfetto, ma è un signor tartufo. In più, ha un ottimo rapporto qualità/prezzo. Come si usa in cucina?

Come usarlo in cucina

Lo scorzone è un tartufo che si accosta a ricette tradizionali e di formaggi. Si può usare per:

  • risotti;
  • frittate;
  • tagliatelle al tartufo;
  • scaloppine;
  • bruschette.

Gli usi in cucina sono talmente tanti che si possono stupire gli amici in particolari occasioni. Il sapore delicato di questo tartufo lo rende adatto anche ai più piccoli. Per utilizzarlo, basta tagliarlo in fettine sottili, da aggiungere poi alla pasta o al risotto per insaporire.

Il tartufo nero si può utilizzare per salse e sughi, soprattutto nelle ricette tradizionali del Nord e del Centro Italia. Anche se forse non è nelle aste del tartufo, lo scorzone ha un ottimo sapore e a tavola sa il fatto suo.